La sentenza Trib. Roma 19 maggio 2016 n 100068 in commento rappresenta uno dei pochi casi di rigetto dell’azione revocatoria esercitata da creditori di disponenti di trust nel vasto panorama giurisprudenziale che è venuto formandosi negli ultimi anni.
Il Tribunale di Roma ha motivato la propria decisione sull’assunto della mancata prova, da parte dell’attore, della sussistenza della scientia damni in capo alla disponente almomento della dotazione del fondo in trust.
La pronuncia, assai singolare per carenza di analoghi precedenti e per imotivi che si diranno, offre l’occasione per affrontare il tema della scientia damni e della relativa prova.