La Commissione europea ha deciso di intervenire nel settore non profit, presentando una proposta di direttiva e una di regolamento (COM 2023 515 e COM 2023 516) al vaglio del Parlamento e del Consiglio per istituire una nuova forma giuridica di associazione transfrontaliera europea. Tutto questo tenendo conto del fatto che il non profit rappresenta circa il 2,9% del PIL dell’Unione e che i 24 Stati membri hanno differenti legislazioni e regole diverse in materia.
La nuova forma giuridica (l’ECBA) dovrà essere costituita da almeno 3 persone fisiche, cittadini dell’Unione o ivi residenti o da tre enti senza scopo di lucro con sede legale nel territorio dell’Unione.
Verrà prevista inoltre una procedura di registrazione presso gli Stati membri che conferirà all’ente la personalità giuridica e il riconoscimento negli altri Stati membri, senza passare per ulteriori procedimenti.
Gli Stati membri dovranno inoltre prevedere una disposizione per consentire la conversione delle associazioni senza scopo di lucro esistenti in una ECBA.
Rimangono fuori dall’ambito di applicazione della direttiva e del regolamento le associazioni sindacali, i partiti politici e gli enti religiosi.
Gli Stati membri conservano la competenze esclusiva per le regole sul trattamento fiscale di questo nuovo soggetto giuridico.