L’imposta di successione è disciplinata dal D.lgs. 346 del 31 ottobre 1990.
Si applica sui trasferimenti di beni e diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito e sulla costituzione di vincolo di destinazione. La base imponibile è costituita dal valore complessivo netto dei beni dovuti a ciascun beneficiario, considerando le franchigie (€ 1.000.000 per il coniuge e per i parenti in linea retta; € 100.000 per fratelli e sorelle). Non è progressiva ma proporzionale e colpisce le singole quote.
La dichiarazione di successione va presentata all’Agenzia delle Entrate del luogo di ultima residenza del defunto. Deve essere presentata per mezzo del modulo 4 messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate che si compone di 4 sezioni: Quadro A, con le generalità degli eredi; Quadro B, con l’attivo ereditario; Quadro C, con eventuali donazioni e liberalità avvenute a favore degli eredi prima del decesso; Quadro D, con il passivo ereditario. Deve essere inoltre sottoscritta da almeno uno dei soggetti obbligati o dal rappresentante legale.
Non sono soggetti a imposta i trasferimenti a favore di Stato, Regioni, Province, Comuni, Enti Pubblici, Fondazioni e Associazioni.
Le aliquote da applicare sono:
- 4% sulla quota ereditaria per coniuge e parenti in linea retta, qualora il valore complessivo dei beni e dei diritti siano di importo superiore alla franchigia di 1.000.000€;
- 6% sulla quota ereditaria per fratelli e sorelle, qualora il valore complessivo dei beni e dei diritti siano di importo superiore alla franchigia di 100.000€;
- 6% per parenti in linea collaterale fino al quarto grado e gli affini sino al terzo grado;
- 8% per tutti gli altri soggetti.
Se il beneficiario è una persona portatrice di handicap, la franchigia è elevata a € 1.500.000 indipendente dal grado di parentela.
La liquidazione degli enti privati del Libro I del Codice civile
La disciplina della liquidazione degli enti del libro I del Codice civile con personalità giuridica.
Le società di mutuo soccorso
La disciplina delle società di mutuo soccorso contenuta nella legge 3818/1886 e nel Codice del Terzo Settore
La revisione legale dei conti negli ETS
La disciplina della revisione legale dei conti negli Enti del Terzo Settore.
L’ente filantropico
La disciplina degli enti filantropici nel Codice del Terzo Settore.
L’Organo di controllo negli Enti del Terzo Settore
L’articolo 30 del D.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) disciplina l’attività di controllo all’interno degli Enti del Terzo Settore.
Volontariato e attività di volontariato
Il D.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 ( Codice del Terzo Settore) agli art. 17-19 ha disciplinato la figura del volontario e l’attività di volontariato.